Villa sui tetti a Milano
Il progetto per questo recupero di sottotetto, si inscrive nella tendenza che investe il dibattito sulla costruzione e ri-costruzione della città, procedendo nella direzione di una sua densificazione, pur limitandone il consumo del suolo; è pensato come una scultura, estremamente articolata e caratterizzata, che spicca su di un basamento uniforme (l’edificio novecentesco esistente). Il progetto, in sostanza, prevede il recupero e l’ampliamento dell’ultimo piano di un edificio milanese, permettendo di configurare un elegante attico, che si articola, distribuendo le varie funzioni domestiche, in un susseguirsi di volumi e un sovrapporsi di piani, su due differenti livelli. Il progetto possiede caratteristiche peculiari e autonome, sia per forme, sia per materiali, rispetto all’edificio esistente, che in parte completa e dal quale contemporaneamente si distacca, in cerca di una sua autonomia formale. In definitiva, si tratta di un quinto prospetto con un suo carattere specifico, che si presenta come una nuova definizione di tipologie urbane. Da un punto di vista distributivo, tutte le attività, suddivise su due piani in maniera tradizionale, si susseguono all’interno di volumi differenti, affacciandosi a sud su terrazze e patii a più livelli. All’ultimo piano le funzioni trovano un supplemento in un giardino d’inverno abitabile. Questo progetto, è il frutto di una collaborazione tra lo studio professionale Arch+ Studio e il gruppo di progettazione informale AtelierTransito